Gli Antonelli
Nativi di Gatteo, gli Antonelli, Giovanni Battista e Battista, più i loro nipoti e discendenti diretti, furono protagonisti, a partire dalla metà del XVI secolo, e nell’arco di quasi cent’anni, di un’impresa che ha dell’eccezionale sotto diversi profili. Essi furono architetti ed ingegneri militari ed “idraulici”, come si diceva al tempo, in appoggio al mestiere delle armi, in epoche in cui prestare la propria opera intellettuale al servizio di potenze straniere era ritenuto normale sotto tutti i profili. Al servizio di Filippo II di Spagna (e quindi di Filippo II e di Filippo III), nel momento in cui l’aggressività dell’impero turco sulle coste del Mediterraneo, e quella della pirateria francese ed inglese sulle coste caraibiche, rendevano insicuri i mari e i commerci, le flotte e le basi militari spagnole, gli Antonelli ebbero il compito immane di costruire quella rete di difesa, fatta di torri costiere, di fortificazioni complesse di terraferma e portuali, che doveva garantire dagli attacchi del nemico e doveva favorire, a sua volta, la possibilità di sferrare attacchi.
Gli Antonelli seppero coniugare insieme strategie militari e tecnologie difensive d’avanguardia per quei tempi, esportando quello che era l’orgoglio italiano dell’arte fortificatoria, ovvero il sistema baluardato. Essi partivano da una precisa valutazione del territorio saggiandone le qualità naturali, innanzitutto, per valorizzarne gli aspetti positivi ed integrarli con opere che assicurassero la difendibilità di un’area, in un processo di organico sviluppo dei manufatti difensivi, secondo precise esigenze. E fu proprio questa mobilità intellettuale, questa capacità di aderire ad esigenze concrete, allontanandosi quando necessario dagli schemi di una trattatistica già ben sviluppata e fin troppo invadente, che costituì di fatto il loro punto di forza, in certo modo la loro insostituibilità. Essi sapevano dare le risposte giuste nel posto giusto.
La tradizione familiare, lo studio ed il tirocinio ne garantirono questa lunga sopravvivenza, su uno scacchiere geografico imponente e critico. Nelle regioni a ridosso dei Pirenei, sulle coste spagnole e dell’Africa settentrionale; sulle coste caraibiche, nel Golfo del Messico, nei porti degli attuali Honduras, Panama, Venezuela, Colombia, le fortificazioni realizzate ex novo, o gli interventi atti a modificare l’esistente per renderlo più funzionale, quasi non si contano. Il valore emblematico, la valenza estetica delle loro fortificazioni: del Morro dell’Avana, di San Juan de Puerto Rico, di Cartagena de Indias, fanno parte ormai da secoli di un acquisito panorama urbano, sono diventati elementi di un paesaggio che connota fortemente le città latinoamericane; così come avviene, allo stesso titolo, nella costa spagnola da Alicante a Cadice, o nella costa nordafricana, da Mers el Kebir, a Orano, a Melilla. Su altri versanti, laddove il territorio integra i segni che lo modificano, assorbendoli nei secolari assestamenti, non vanno dimenticati altri interventi importantissimi: Giovanni Battista, all’indomani dell’annessione alla Spagna del Portogallo (1580), iniziava un’opera straordinaria che rendeva navigabili alcuni tra i principali fiumi del Portogallo e della Spagna, allacciando in una rete di comunicazioni inusitata e rapida città spagnole e portoghesi; il fratello Battista, su un altro versante, a pochi anni di distanza, si occupava a tracciare strade che scendevano da Città di Messico verso l’istmo di Tehuantepec, che percorrevano l’Honduras e il territorio panamense. E i loro nipoti avrebbero continuato la loro opera.
Cenni biografici
Approfondimento storico-biografico della straordinaria avventura degli Antonelli.
Convegno Internazionale "Omaggio agli Antonelli"
Nel 2003 è stato realizzato a Gatteo un Convegno Internazionale di Studi curato dal Professore Mario Sartor, docente di Storia dell'Arte Latino-Americana all'Università di Udine...
Il Comune di Gatteo ha dedicato a questa importante famiglia il Centro Culturale 'Gli Antonelli'.
Altre importanti informazioni sulla famiglia Antonelli si possono trovare nel sito della Provincia Forlì-Cesena: http://www.provincia.fc.it/cultura/antonelli/index.html